Problema degli scrittori emergenti e criteri di valutazione nelle recensioni

« Older   Newer »
  Share  
Carmelo Trianni
icon14  view post Posted on 2/10/2012, 15:42




Salve, sono l'autore dell'eBook "I racconti del Bosco di Hern" gentilmente ospitato in questa Community:
*http://www.scrittorindipendenti.com/2012/09/i-racconti-del-bosco-di-hern-di-carmelo.html
(scusate ma stranamente il sistema del forum mi dice che il collegamento non è valido)

Stamattina, leggendo con attenzione la recensione scritta altrettanto gentilmente da Amanda, mi sono accorto che è stato valutato per la scarsità e la superficialità dei contenuti.
Premetto che non sono uno scrittore, e che accetto critiche sull'impostazione di questo racconto, sull'accuratezza della narrazione, sugli errori grammaticali e ortografici, ma un po' meno sui contenuti.
Come risposto nel commento alla recensione stessa, ho avuto l'impressione che Amanda, per la valutazione del racconto, si sia soffermata su canoni "commerciali" o comunque "di successo", e se accade che una lettura si scosti da essi, viene considerata superficiale.
Questo, a mio avviso, capita molto spesso agli scrittori emergenti, per questo ho deciso di aprire una discussione pubblica, mi piacerebbe conoscere anche il parere degli altri, emergenti e non.

Per fare prima, vi espongo uno dei casi:
In questa parte della recensione mi si dice di aver "copiato" Saruman
"Il mago cattivo nei sotterranei scimmiotta Saruman usando il palantir (l'Occhio di Amelice) e creando nuove razze"

Saruman, il mago cattivo de' Il Signore degli anelli, una storia surreale campione di incassi con milioni di copie vendute in tutto il mondo!
Peccato però che la fantomatica sfera di cristallo chiamata Palantir, non sia invenzione esclusiva di Tolkien: la cristallomanzia è una pratica vecchia di quattromila anni, già nei paesi del nord. Poi Tolkien ha "scimmiottato" quella praticata nel medioevo quando invece dei cristalli sono comparse le sfere di cristallo.
Ma pensate un po' che originalità, Tolkien si rifà su una sfera di cristallo ormai consumata quant'è che è stata fonte d'ispirazione di scrittori nel corso dei secoli, mentre l'occhio di Amelice è una sorta di pozzanghera che per un misterioso sortilegio si trova sul soffitto di una caverna. L'acqua che forma questa piccola fossa "rovesciata" non cade tutta in una volta, ma goccia a goccia: esse sono lacrime di disperazione della dea.
Ora, ragionando obiettivamente, è più originale la sfera di cristallo di Tolkien o l'occhio di Amelice?
Riguardo la storia della creazione di nuove razze, questa risale al tempo della mitologia, infatti anticamente agli dei veniva attribuita questa particolarità:
"... agiscono instillando la follia e la corruzione nelle menti di coloro che riescono a raggiungere o che rimangono troppo tempo nelle loro vicinanze, e che sono in grado di creare nuove razze di creature, che fungono poi da servitori, modificando altre già presenti"
Anche qui Tolkien non si è fatto problemi a scimmiottare leggende vecchie di migliaia di anni...
Perchè sarei soltanto io a scimmiottare, e Tolkien no? Vale il numero di copie vendute?
Il fatto è che una riga di recensione scritta così, può buttare a terra un'intero eBook che non cerca di emergere, ma soltanto di farsi conoscere; mentre le copiature degli scrittori planetari, quelle no, non si chiamano copiature ma "ispirazioni" (a "che combinazione!" direi...)

Oltremodo ho trovato gran parte della recensione che non corrisponde alla realtà, avrei piacere (e penso anche il diritto) di esporne qualcuna, grazie in anticipo.
Ritornando al "soffermarsi su canoni commerciali o di successo", mi rifaccio al commento della recensione:
" ho l'impressione che il concetto di “fantastico” negli ultimi tempi, sembra che stia prendendo una strana piega, che sia positiva o negativa, comunque dettata dal consumismo. Il punto è questo: in un contesto di “surreale” e “fantasia” ci si può meravigliare di meravigliarsi? Io lo vedo come un controsenso!
Secondo voi il racconto “surreale”, deve seguire degli standard? Linee guida orientate da uno o più imprenditori che investono un tot di milioni di euro in pubblicità per promuovere una storia “Fantasy”, oppure dalla quantità di sangue versato, o dalla bellezza degli attori del film con il quale è stata rappresentata quella storia?
Cioè, dovremmo apprezzare storie di anelli che influenzano la mente degli uomini; di ragazzini che studiano in scuole per maghi, con tanto di bacchettina magica; e di uomini con i denti canini che succhiano il sangue, ma non quella di una ragazza di venticinque anni ossessionata da una fiaba? (e alla fine scopre che poi tanto fiaba non è, e quell'ossessione ha pure la sua bella spiegazione...)
Secondo il mio modesto parere, il “surreale” (lo dice la parola stessa) deve comprendere eventi, comportamenti, fatti e altro, che sicuramente non troveremo nella vita reale. Per cui non ci sono regole da seguire, può piacere alla singola persona oppure no.
In questa pagina ho raccolto le prime impressioni dei lettori, e questa è la conferma di quanto ho scritto sopra:
*https://www.facebook.com/note.php?note_id=129462273760782

Mancanza di riferimento a uno dei protagonisti:
Nella recensione di Amanda, sono state menzionate parti del racconto non proprio importanti, come lo stesso occhio di Amelice e la Coelesti Hierarchia, ma nulla è stato detto sul piccolo protagonista della terza storia: Daniel.
E’ la sua avventura vissuta fra due mondi a diventare "la morale" di tutta la storia, e a far riflettere il lettore inducendolo a chiedersi se siamo sicuri che tutto ciò che sogniamo appartenga soltanto ad un mondo immaginario tutto nostro. E' davvero essenziale svegliarsi stringendo nella mano un oggetto appartenente a un'altro mondo, per crederci?
C'è un motivo particolare per il quale è stata tralasciata questa parte, che personalmente ritengo la più importante?

Coelesti Hierarchia:
Forse più importante è stato ritenuto fermarsi sulla Coelesti Hierarchia, dando a intendere di aver scritto una cosa sbagliata, in riferimento al pantheon. Infatti, il pantheon non centra nulla, mi sono documentato sulla Coelesti Hierarchia di Tommaso D'Aquino.
Perché screditare così, senza neanche informarsi?

Mancanza di colpi di scena:
Nella recensione viene scritto "senza colpi di scena o misteri che si rivelino poco a poco"
A tal proposito, tralasciando i piccoli misteri, che vi assicuro questo racconto ne è davvero pieno, sfido chiunque, leggendo il racconto, a prevedere le origini delle ferite alla schiena di un uomo che si trasforma in lupo e combatte contro demoni, e soprattutto prevedere cosa c'è dietro al risveglio di Daniel.
(Vorrei capire quali criteri si seguono per scrivere delle recensioni... mah!)

Cosa dice questo racconto:
Secondo la recensione, nulla. Strano, eppure si parla di alcuni problemi degli adolescenti (certe fobie le vedo spesso anche a persone più grandi di venticinque anni); riferimenti ai problemi ecologici attuali (dove gli alchimisti nei loro esperimenti combinano materiali non proprio naturali, e i risultati li conosciamo bene); e per ultimo ma non per importanza, si propone ampiamente il mistero dell'esistenza dello spirito (che già di per sé è fra i misteri più discussi da sempre) dopo la morte.
Ma che cosa deve dire un racconto più di questo?

In definitiva, invito a prendere in considerazione queste mie osservazioni, ovviamente replicando dove non non ci si trova d'accordo.
Al contrario, non chiedo una rivalutazione del racconto stesso, ma la correzione della recensione, perché così com'è, ritengo che danneggi la mia persona e il racconto stesso.

Grazie per l'attenzione e soprattutto per la pazienza :)

P.S.: a chi facesse piacere approfondire la discussione sull'originalità dell'Occhio di Amelice, confrontato col Palantir di Tolkien, riporto qui sotto la sua piccola storia:

"Stranamente, invece di portarsi verso l’esterno e raggiungere la radura nella zona occidentale di Pangoria, passarono per una serie di cunicoli che portavano nella zona più profonda delle caverne, dove giunsero in un corridoio apparentemente senza uscita.
<< Posso chiedere dove siamo diretti mio signore? >> chiese affannosamente Drusio mentre cercava di mantenere il passo veloce del suo padrone.

Il mago sorrise, sapendo di non essere visto. << Andiamo a vedere cosa accade al di fuori della città di Pangoria. Lui riesce a vedere in qualsiasi punto della terra, ed anche oltre… >>

Arrivarono in fondo all’ultimo cunicolo ed oltrepassarono quella che pareva essere una parete di pietra; in realtà era l’effetto della luce delle torce riflessa sui minerali ferrosi che sporgevano dalle pareti delle gallerie. Si ritrovarono in una stanza circolare scavata nella roccia, buia e senza altri accessi. Nouck sistemò la sua torcia su un supporto messo sulla parete; Drusio invece, continuava a guardarsi intorno cercando di capire in che modo il suo padrone sarebbe riuscito a vedere oltre il bosco.

<< Ma qui non c’è nulla mio padrone. Soltanto buio ed umidità. >> osservò il piccolo uomo voltando il palmo della mano verso l’alto con l’intento di raccogliere delle gocce d’acqua che continuavano a cadere copiose giù dal soffitto.

<< Sei il solito tardo… Illumina più su, proprio da dove cadono quelle gocce! >> ribatté il mago con tono infastidito. Quando la sua torcia illuminò quello che doveva essere il soffitto di quella specie di grotta, Drusio balzò improvvisamente indietro, allontanandosi dal centro della stanza con un certo senso di ribrezzo. Ripulì la mano ancora bagnata, sfregandola sulle sue vesti.

<< NO! Non è possibile! Allora esiste realmente! >> esclamò esterrefatto.

<< … l’Occhio di Amelice, la Dea Piangente! Non è soltanto una leggenda come tutti credono. >> disse con fierezza il mago.

<< Sì padrone, e quelle gocce che cadono giù, non sono acqua ma lacrime di disperazione. Quello lassù dovrebbe essere l’occhio della dea Amelice… si racconta che fu lei stessa a strapparlo dal suo viso per sistemarlo in un posto segreto qui sulla terra. Bella questa fiaba, a Drusio piaceva tanto ascoltarla quando era un bambino: una giovane dea che s’innamorò perdutamente di un umano, contro il volere del resto degli dei. Suo padre, il dio Oredone, strappò lo spirito del giovane uomo dal suo corpo lasciandolo a vagare nel Regno di Gaia, per sempre. E fu così che la disperata Amelice si privò di un occhio per usarlo alla ricerca del suo amato nell’immensità del regno di Gaia. Un intento quasi impossibile anche per una dea. Ma lei rese quell’iride molto speciale, perché riusciva a guardare in qualsiasi punto di entrambi i regni: nel regno della terra e nel regno di Gaia... Padrone, allora se non è una fiaba, quell’occhio è coperto da una maledizione! La dea piangente sfrutta la curiosità degli umani che vogliono scrutare nei posti più nascosti e lontani della terra, per cercare il suo amato nel mondo parallelo degli spiriti. Allorché sarà trovato, lei strapperà lo spirito di chi guarda, per sostituirlo con quello del suo uomo. E’ molto rischioso padrone, sarebbe meglio lasciare questo posto! >> Drusio parlava con voce tremante e gli occhi sbarrati, continuando a pulirsi la mano ormai asciutta.

<< Taci verme! Dalla tua bocca sono uscite solo scempiaggini! Come puoi definire maledetto qualcosa di così prodigioso? Osserva che meraviglia… >> Entrambi guardarono verso l’alto.

Ciò che si mostrava ai loro occhi era una piccola pozza dalla forma circolare schiacciata, ricolma d’acqua ma… “rivolta verso il basso”. L’acqua, probabilmente a causa di una magia misteriosa, non cadeva tutta giù, ma veniva trattenuta e rilasciata gradualmente in un’interminabile successione di gocce. Il mago si posizionò proprio al di sotto del grande occhio, congiungendo le mani in modo da formare una piccola coppa e raccolse molte lacrime della dea. Poco dopo si apprestò a bere ciò che aveva raccolto, solo lui. La superficie dell’acqua contenuta nella pozza fu colta da un fremito che durò pochi attimi. Nel momento in cui ritornò piatta come prima, il suo riflesso non rilasciò l’immagine delle torce e dei due uomini che si trovavano al di sotto, bensì qualcosa di totalmente diverso. Il mago Nouck ebbe modo di vedere come le sue bestie si erano adunate nella radura, a poca distanza dalle mura che presentavano l’ampia breccia provocata dai trabucchi".


 
Top
4m4nda
view post Posted on 2/10/2012, 19:07




Avrei voluto evitare, ma la solita maschera di umiltà e gentilezza dietro la quale si nascondono gli autori è fin troppo spesso sottile tanto da farne intravvedere il ghigno astioso sotto.
Nella vita non si incontrano solo tappeti rossi srotolati davanti.

CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
Come risposto nel commento alla recensione stessa, ho avuto l'impressione che Amanda, per la valutazione del racconto, si sia soffermata su canoni "commerciali" o comunque "di successo", e se accade che una lettura si scosti da essi, viene considerata superficiale.

Esattamente : impressione, perchè completamente fuori strada. Vorrei proprio sapere in base a cosa io dovrei riferirmi a canoni commerciali. E' solo un'idea fantasiosa non suffragata da alcuna mia affermazione.

CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
Per fare prima, vi espongo uno dei casi:
In questa parte della recensione mi si dice di aver "copiato" Saruman
"Il mago cattivo nei sotterranei scimmiotta Saruman usando il palantir (l'Occhio di Amelice) e creando nuove razze"

Il problema non è COSA (da cui tutta la spiegazione sulla cristallomanzia e affini che ometto) ma COME si tratta un argomento.

CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
Oltremodo ho trovato gran parte della recensione che non corrisponde alla realtà...

Ovvio sei l'autore: una recensione non positiva non è mai facile da accettare

CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
avrei piacere (e penso anche il diritto) di esporne qualcuna, grazie in anticipo.

Sentiamo allora
CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
Ritornando al "soffermarsi su canoni commerciali o di successo", mi rifaccio al commento della recensione:

Commento TUO della recensione. E sempre tue "idee" in merito a questi fantomatici canoni del successo in base ai quali il romanzo sarebbe stato valutato. Stai disquisendo su aspetti che non centrano nulla con il giudizio espresso nella recensione.
CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
Il punto è questo: in un contesto di “surreale” e “fantasia” ci si può meravigliare di meravigliarsi? Io lo vedo come un controsenso!

Ok, che centra con la recensione?
CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
... una ragazza di venticinque anni ossessionata da una fiaba? (e alla fine scopre che poi tanto fiaba non è, e quell'ossessione ha pure la sua bella spiegazione...)

Ci sono vari modi per raccontare un'ossessione di una persona, a veri livelli di introspezione psicologica. Qui abbiamo una venticinquenne che si fa raccontare DALLA MAMMA ogni sera la stessa favola. Già mio figlio di 5 anni chiede altro.
Vogliamo chiamare tutto questo "favola surreale"? va bene . Allora deve mantenere lo stesso registro per tutta la storia in modo che sia chiaro l'intento. Altrimenti si corre il rischio solo di avere intermezzi assurdi in contesto che è tutto fuorchè surreale ( a meno che non si consideri il fantasy surreale in quanto tale, ovviamente).

CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
ma nulla è stato detto sul piccolo protagonista della terza storia: Daniel.

Appunto. Compare solo nella terza storia e non ne è nemmeno il protagonista principale. La sua introspezione è rasente allo zero e passa quasi inosservato. Il fatto che un bambino si svegli dal sonno con un oggetto per far dire al lettore : "Ma allora era un sogno, ma forse no perchè c'è l'oggetto" non fa cambiare di una virgola tutto il pensiero su come è stata narrata la storia precedentemente. Era così importante? Ulteriore occasione mancata.

CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
Coelesti Hierarchia:
Forse più importante è stato ritenuto fermarsi sulla Coelesti Hierarchia, dando a intendere di aver scritto una cosa sbagliata, in riferimento al pantheon. Infatti, il pantheon non centra nulla, mi sono documentato sulla Coelesti Hierarchia di Tommaso D'Aquino.
Perché screditare così, senza neanche informarsi?

No, egregio signor Trianni, non sbagliata, si informi lei prima di dare dell'ignorante alla gente, ma FUORI LUOGO. In un mondo dove non esite la religione cattolica cristiana con tanto di Padre, Flglio e Spirito Santo (ma dei, magia, feste pagane inizio stagioni e chi ne ha più ne metta) è gia azzardato usare figure come gli angeli, ma addirittura definirli per benino come ha fatto Tommaso D'Aquino...
Mi è capitato anche di leggere, in un altro romanzo sempre in contesto medioevale, di un elfo guerriero che disquisiva di leggi della termodinamica. Ovviamente anche questa scelta dell'autore la trovai fuori luogo. Non certo per ignoranza dei principi della termodinamica.
Prima di tutto rendere credibili i personaggi.

CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
Mancanza di colpi di scena:
Nella recensione viene scritto "senza colpi di scena o misteri che si rivelino poco a poco"
A tal proposito, tralasciando i piccoli misteri, che vi assicuro questo racconto ne è davvero pieno, sfido chiunque, leggendo il racconto, a prevedere le origini delle ferite alla schiena di un uomo che si trasforma in lupo e combatte contro demoni, e soprattutto prevedere cosa c'è dietro al risveglio di Daniel.
(Vorrei capire quali criteri si seguono per scrivere delle recensioni... mah!)

Bravo! Sfido anche io!
Il problema è che i personaggi fanno costantemente la telecronaca di quanto stanno facendo o sta accadendo e quindi è impossibile essere sorpresi in quanto manca totalmente la suspense.

CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
Cosa dice questo racconto:
Secondo la recensione, nulla. Strano, eppure si parla di alcuni problemi degli adolescenti (certe fobie le vedo spesso anche a persone più grandi di venticinque anni); riferimenti ai problemi ecologici attuali (dove gli alchimisti nei loro esperimenti combinano materiali non proprio naturali, e i risultati li conosciamo bene); e per ultimo ma non per importanza, si propone ampiamente il mistero dell'esistenza dello spirito (che già di per sé è fra i misteri più discussi da sempre) dopo la morte.
Ma che cosa deve dire un racconto più di questo?

Dipende sempre da come lo dice.

CITAZIONE (Carmelo Trianni @ 2/10/2012, 16:42) 
In definitiva, invito a prendere in considerazione queste mie osservazioni, ovviamente replicando dove non non ci si trova d'accordo.
Al contrario, non chiedo una rivalutazione del racconto stesso, ma la correzione della recensione, perché così com'è, ritengo che danneggi la mia persona e il racconto stesso

Una recensione è una recensione. Una opinione su uno scritto, non sulla moralità o attitudini sessuali dell'autore che non deve quindi sentirsi danneggiato da alcun attacco personale, che ha tutto il diritto di essere espressa.
Esitono i commenti per dissentire e il forum per discuterne, come infatti è stato fatto.
Grazie a Dio (quello di Tommaso D'Acquino) questa non è una testata giornalistica soggetta a questa o quell'altra pressione di regime.

Saluti




 
Top
Unexist
view post Posted on 2/10/2012, 20:17




Ciao Carmelo, grazie per essere passato sul forum a commentare una recensione, mi fai felice! :)

Non ho ancora letto il tuo scritto, quindi non posso entrare nella discussione tra te e Amanda sui contenuti della recensione. Pero' voglio chiarire alcuni punti che ritengo fondamentali, a prescindere dal fatto che il tuo scritto sia un capolavoro od un lavoro mediocre.

1) Parto dalla considerazione più importante. L'ha già detto benissimo Amanda, ma sento di doverla ribadire: noi di InfinitiMondi riteniamo che la libertà di espressione sia una prerogativa imprescindibile per redarre una recensione. Lo specifichiamo anche a chi ci richiede recensioni: non possiamo garantire un voto positivo o una recensione positiva, se il recensore non trova che il testo li meriti.
Quindi se il pensiero di Amanda riguardo al tuo scritto non cambia, ha tutto il supporto dello staff per continuare a pensarla così. E ci mancherebbe altro.
Cio' non toglie che se un altro staffer dovesse trovare meritevole il racconto lo segnalerà tra i commenti, ma di certo rispetteremo tutti il pensiero di Amanda.

2) Tolkien ha sicuramente preso spunto da altri autori ed opere, ma lo lascerei da parte in questa discussione. Come ha detto bene Amanda è il COME ha copiato che fa la differenza. Lo sto giusto rileggendo in questo periodo in lingua originale e ti posso assicurare che il Signore SAPEVA. Non a caso il suo è il miglior background per un romanzo mai concepito da mente umana, era semplicemente su un altro livello culturale e di fantasia rispetto a tutti gli altri autori del fantastico.
Quindi, anche se ha preso spunto da altri, li ha migliorati e glielo si perdona di fronte a tutti gli altri pregi dei suoi scritti.
 
Top
Carmelo Trianni
view post Posted on 3/10/2012, 09:43




Buongiorno Unexist, grazie a te per la risposta, buongiorno anche a te Amanda.
La questione è che, a mio parere, non si tratta di libertà di espressione, ma di dichiarazioni che non corrispondono a verità, la cosa è molto diversa. Dare la possibilità ad una persona di scrivere delle recensioni, non vuol dire che, in nome della libertà di espressione, acquisisca il diritto di scrivere cose false.

Amanda, hai affermato che per creare il personaggio cattivo, avrei scimmiottato Saruman di Tolkien… sia per la Palantir (la sfera) che per la creazione di nuove razze, e poi nella replica di cui sopra, sottolinei che l’importante non è cosa, ma COME si tratta un argomento.
Infatti, l’occhio di Amelice (che sarebbe il mezzo per guardare oltre le caverne) è una pozzanghera capovolta che si trova sul soffitto e che non ha NULLA a che vedere con la sfera di cristallo che Tolkien ha copiato tranquillamente. Praticamente il COME per descrivere l’occhio di Amelice, con tutta una sua storia a parte, (la dea che si innamora di un mortale ecc..) è raccontato anche nei particolari, mentre Tolkien si è limitato a prendere la famosissima sfera di cristallo e servircela così com'è.
Spero almeno che ammettiate che in questo caso, l’occhio di Amelice sia più “originale” della sfera…
E qui sta la beffa: Amanda hai affermato che sono stato io a copiare Tolkien!
FALSO!

E per marcare la dose usi anche il termine "scimmiottare" poi mi vieni a parlare di umiltà... ma fammi il piacere...

Ora mettete il caso che un lettore vada a leggere quella parte di recensione… “miii quest’autore ha copiato il personaggio cattivo dal Signore degli Anelli, capirai che fantasia e capirai che serietà. Se prima ero indeciso a leggere questo eBook, adesso mi sono convinto del tutto”.
Sapete benissimo che la cosa più umiliante per uno scrittore (ok io non lo sono però vale la stessa cosa) è essere accusato di aver copiato...
Unexist, prova a metterti nei miei panni, tu cosa avresti fatto?

Altra cosa, nella recensione hai scritto:
“…di fronte a una donna venticinquenne che chieda entusiasticamente alla mamma di raccontarle sempre la stessa fiaba…
…agire e parlare come una dodicenne per tutta la durata del libro…”
"Tantissime" volte non vuol dire "sempre", è chiaro che è un modo di dire.
Questi comportamenti ritenuti da dodicenne si leggono soltanto in quell'occasione, e NON per tutta la durata del libro. Ci sono tantissime persone adulte, alle quali gli scarafaggi causano ribrezzo, e tante altre che hanno difficoltà ad allontanarsi dalla famiglia (i cosiddetti mammoni italiani ne sono l’esempio, arrivano anche a quarant'anni!). Per il resto, la protagonista si rivela essere una coraggiosa guerriera: innanzitutto inizia combattendo le debolezze personali, quelle interiori, vincendole; poi fa di tutto per partecipare alla spedizione diretta a Pangoria, combatte contro i demoni, “muore” per salvare la vita di un bambino, nel regno degli spiriti si sacrifica per salvare gli amici, e decide di non ritornare sulla vita terrena rinunciando così a rivedere tutti i suoi cari, per amore...
Perché scrivere “per tutta la durata del libro” se non è vero? Solo una volta Amanda! Io non capisco…
FALSO!

Nessun colpo di scena...
Unexist mi rivolgo a te:
-c'è una bambina seduta nell'erba che parla con i genitori della protagonista, lei, guardandola di spalle, ha l'impressione di rivedersi in quella bimba, quando aveva la sua età. Senza nessun altro riferimento, riusciresti a prevedere che quella bambina era senza volto? Amanda c'è riuscita...
-c'è un uomo che vive nel bosco e capita che si trasformi in lupo. Diciamo che questo è il buono e combatte i cattivi. Una notte combatte contro un demone che ha due belle zanne ai lati del muso. Salva la protagonista e la porta nella una grotta; lei quando si sveglia, casualmente scopre che quell'uomo ha due grosse ferite sulla schiena. Senza nessun altro riferimento, riusciresti a prevedere che quelle ferite non sono da demone, bensì quelle di ali strappate centinaia di anni prima? Amanda c'è riuscita...
-c'è la protagonista che per salvare un bambino muore e trapassa per il regno degli spiriti. Qui viene avvolta da luce intensa e sente qualcuno che la prende per mano e cerca di portarla su su su su... Amanda è stata così brava da capire che era il suo angelo custode a prenderla per mano e accompagnarla nel regno dei cieli...
-c'è un maestro che insegna alla sua allieva il modo di "sentire il calore" della spada, sul viso, grazie all'aiuto dei raggi del sole... Riusciresti a prevedere che più avanti nel racconto lei avrebbe cercato di sentire quel calore sulla spada di pietra di una scultura, scoprendone una vera all'interno di essa? Beh, Amanda...
-Dulcis in fundo... c'è un bambino, Daniel, che giocando per i campi, cade battendo la testa, e si ritrova nel regno degli spiriti, mentre i suoi genitori trovano il suo corpo in una sorta di sonno profondo. Dopo una serie di vicissitudini, il cattivo verrà finalmente sconfitto proprio grazie all'aiuto di questo bambino... Amanda è riuscita a prevedere che d'un tratto Daniel, grazie ad una dose esagerata di fiducia in se stesso, si sarebbe trasformato in un coraggioso cavaliere e grazie alla sua spada molto particolare, avrebbe creato una lacerazione sul petto di un drago ritenuto invincibile. Più avanti, è riuscita anche a prevedere che tutto il male sarebbe stato sconfitto con le lacrime di Daniel... Da non crederci!
Ora, in un contesto fantastico-medievale, dove MAI è stato fatto alcun altro riferimento diverso, Amanda, mi spieghi come hai fatto a prevedere che Daniel si svegliasse dal coma, trovandosi in un letto di ospedale dei giorni nostri???
E come hai fatto a prevedere che il medico avesse in mano proprio il libro "I racconti del Bosco di Hern" dal quale sarebbe spuntato fuori il laccetto con la testa di lupo che la protagonista aveva regalato al bambino, in sogno????????
MA PER PIACEREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
e poi dice che non ci sono colpi di scena... perchè? Ti sto forse antipatico ? Boh? continuo a non capire O.O
FALSO!


A proposito di Daniel...
che vuol dire "ulteriore occasione mancata"?
Il terzo capitolo comprende circa 50 pagine sul totale di 165.
Di Daniel, oltre la disavventura dell'incidente iniziale, viene raccontato molto anche della sua personalità, delle sue paure e di episodi della sua vita normale. Arriva nel regno degli spiriti e da lì accompagna la protagonista praticamente fino alla fine. E' proprio grazie all'intervento di Daniel, (anche questo a sorpresa, ma guarda un po'...) che alla fine viene sconfitto il cattivo, una delle parti più importanti... ed è proprio grazie alle lacrime di Daniel che viene sconfitto il male. Cioè, il bene trionfa per l'intervento di Daniel!!!
e tu mi vieni a dire "la sua introspezione è rasente allo zero"...
Amanda, ti rendi conto di quello che dici?
FALSO! FALSO! FALSO! FALSO! FALSO! FALSO! FALSO!

Una recensione è una recensione, ma questa è un'insieme di falsità provate.
Non chiedo la rivalutazione del racconto, ma la rimozione di cose scritte che non rispondono a verità.
Unexist, visto che ricopri anche il ruolo di amministratore, ti chiedo formalmente di valutare bene la situazione, è tutto scritto sopra. La parte che racconta dell'occhio di Amelice è scritta nel mio intervento in alto, se ci sono dei punti da approfondire, posso postare qui la parte di racconto interessata.

Si tratta di una questione di serietà, correttezza e rispetto per la community e anche nei miei confronti.
Al momento mi ritengo danneggiato, così come l'eBook.

Grazie per l'attenzione, buona giornata a voi.
 
Top
4m4nda
view post Posted on 3/10/2012, 15:56




No, non ti preoccupare, le citazioni le faccio io anche se avevo già cancellato tutte le numerosissime note prese (...)
CITAZIONE
Pag. 96
...Molto più alto e robusto di un normale umano,
aveva la pelle color viola quasi tutta ricoperta da gocce di sudore. Respirava
pesantemente e con fatica. Nouck si avvicinò per accarezzarlo sulla testa e nello
stesso tempo i suoi occhi nuovamente si accesero di fuoco vivo.
<< La mia creatura… Liberatelo! >> Ordinò il mago.
Parlò ancora una volta con quella voce che non era la sua. Lo schiavo rilassò i suoi
muscoli, ed anche il suo respiro allentò il ritmo, sembrava come rassicurato, quasi
l’atteggiamento di un bambino vicino al proprio padre.
<< Una nuova razza di umani sta nascendo. Una nuova storia sarà scritta sui libri di
tutte le contee… E un nuovo sovrano presto regnerà su tutte le terre di questo
continente! HAHAHAHA! >> Quella risata fu smorzata da un gruppo di volatili neri
che dopo aver percorso le gallerie entrarono nella caverna della prigione.
<< Cosa succede? I corvi delatori… Parlate presto! >> Ordinò con impazienza il
mago presagendo una nuova poco gradita.

Per l'Occhio di Amelice? si mi son focalizzata più sulla similitudine della funzione e contesto. Ma ora che mi ci fai pensare agisce come il palantir ma assomiglia alla pozza d'acqua della regina elfica Galadriel, solo che rovesciata. Ops... è sempre Tolkien.
Ma per piacereeeeeeeeeeeeeeee lo dico io.

Ma anche fosse uguale quale è il problema? che è copiato? No, è COME viene trattato un argomento che fa la differenza. In Forze Ancestrali si fa, tra le altre cose, riferimento a tribù e modus vivendi degli indiani d'America. E' un'ispirazione che viene ripresa contestualizzata e sviluppata in maniera eccelsa e quindi può solo dare valore aggiunto alla storia.

Le intenzioni del libro sono alte, esattamente come spieghi tu: ci sono un sacco di temi e argomenti importanti trattati. Tanti, tantissimi, debordano da ogni pagina. Il tutto in 166 pagine di testo. Lascio immaginare quanto possano essere trattati tutti in maniera esaustiva o solo lontanamente soddisfacente. Ci sono sprazzi ben riusciti, come il veggente (citato nella recensione) e anche la visione della bambina, si. Ma tutto il resto poggia su una struttura narrativa debole. I personaggi del BdiH non vedono, non sentono, non odono ma percepiscono sempre , in continuazione. Percepiscono solo. Dopo questa lettura odio quel verbo. Questo è solo UN altro esempio. Ma non sono qui e nemmeno mi interessa elencare tutte le debolezze del testo.

Gli esempi che ho riportato erano appunto solo esempi tratti a campione, perchè la storia non scorre bene dall'inizio alla fine.
Io non leggo intenzioni nei libri, ma ciò che è scritto. E il risultato è mediocre. Anzi, per usare lo stampatello come fai tu, MEDIOCRE.
Questo è il punto.
E' inutile che rigiri su falsità o non falsità, danneggiamenti e vaneggiamenti.
Io ho letto e invito gli altri, se vogliono, a fare altrettanto. Perchè è inutile chiamare in causa l'intervento di terze persone appellandosi a qualsiasi cosa, fosse anche al quinto emendamento, e raccontare quello che voleva (avrebbe voluto nelle auree intenzioni) comunicare il libro.
Non dico che la storia non abbia fantasia o potenziale visto tutto il minestrone che ci è stato ficcato dentro, ma è COME (COME!!!!!!) è stata raccontata che delude.

Francamente non devo giustificare le mie opinioni con nessuno. Il libro può leggerlo chiunque e chiunque può farsene di proprie in merito.

Recensioni prezzolate si possono trovare abbondantemente altrove.

Adios

 
Top
Unexist
view post Posted on 3/10/2012, 19:40




Carmelo, come ho detto non ho letto il tuo libro, quindi non posso e non voglio entrare nel merito di cosa funzioni e cosa no. Rimedierò al più presto leggendolo, tieni d'occhio questo thread o la tua recensione su InfinitiMondi, perchè scrivero' dei pareri. Come dico a tutti, comunque, non prometto che siano positivi.

L'accusa di plagio/copiatura è certamente una delle più infamanti che puo' ricevere uno scrittore. Pero' voglio farti una domanda: conosci un libro FANTASY che non abbia qualcosa di copiato da altri? Io no e ne ho letti centinaia. Molti sono innovativi in certe questioni, ma nessuno lo è totalmente. E sto parlando dei nomi più famosi a livello mondiale, non di autopubblicati. Quindi, citando di nuovo Amanda, è il COME si copia che fa la differenza. C'è anche da considerare che non sempre si copia volontariamente, tante volte lo si fa senza saperlo (non si possono leggere tutti i libri del mondo), come puo' essere successo a te.
E' un po' un controsenso: un'accusa di plagio è grave, ma TUTTI gli scrittori lo fanno, volontariamente o meno. La bravura sta nel non farlo notare troppo ai lettori.
Tornando a Tolkien, hai idea di quanti abbiano "preso spunto" da lui? Autori con milioni di copie vendute, a decine. Perchè Tolkien era molto più di uno scrittore, era un professore ed un intellettuale che ha creato un nuovo genere letterario che nel corso degli ammi ha venduto miliardi di copie. Quindi è naturale che chi scriva fantasy prenda spunto dal Maestro, non sei il primo e nemmeno l'ultimo. Un punto a tuo favore è che hai provato a diversificarti rispetto alla massa (vedi la questione che hai spiegato sull'occhio di Amelice. Pero' voglio aspettare la lettura del tuo ebook prima di pronunciarmi in merito.
 
Top
4m4nda
view post Posted on 3/10/2012, 20:03




Unexist, scusami, non vorrei qui ci capissimo male. :)
Io non ho mai accusato Carmelo di plagio e nemmeno mi sognerei di farlo. Ho solo sottolineato che ha usato diverse situazioni clichè fantasy. Edit : le parole che ho usato sono infatti "...se non riportarci alla memoria una serie infinita di déjà vu" Déjà vu, non plagio. Ho preso un esempio (il solito esempio ma poteva essere un altro, caspiterina) che è quello che ricorda la scena di Saruman nella creazione degli orchi con tanto di corvi messaggeri. Altri clichè possono essere il solito infante raccolto e allevato da altri con il solito talismano. Oppure gli angeli caduti che hanno cicatrici al posto delle ali perdute (non è una novità). Cos'è, plagio di tutti? No, è solo fare ricorso a certi schemi vecchi e consolidati. La differenza sta, e deve stare, tutta nel modo in cui si racconta una storia, per renderla interessante e unica. Tutto qua.

Edited by 4m4nda - 3/10/2012, 21:44
 
Top
Carmelo Trianni
view post Posted on 3/10/2012, 22:17




ciao Amanda, ciao Unexist, buonasera.

Amanda, vorrei capire una cosa... ma tu quando scrivi, dimentichi ciò che hai scritto dopo poco tempo?
dico...
"Il problema non è COSA (da cui tutta la spiegazione sulla cristallomanzia e affini che ometto) ma COME si tratta un argomento."
"Commento TUO della recensione."
"Qui abbiamo una venticinquenne che si fa raccontare DALLA MAMMA ogni sera la stessa favola."
"No, egregio signor Trianni, non sbagliata, si informi lei prima di dare dell'ignorante alla gente, ma FUORI LUOGO."

Queste parole, tra cui quelle in maiuscolo, le hai scritte l'altra sera. Da parte mia, ho semplicemente (e questo è il caso di dire...) "scimmiottato" il tuo modo di scrivere, presumo per farmelo capire meglio... E tu, neanche dopo un giorno me lo rinfacci come se fossi stato io a cominciare? Ma è uno scherzo? Mah...

Dunque, rispondo prima all'intervento di Amanda...
Dal dizionario mitologico: Idromanzia, una delle quattro specie generali di divinazione, nella quale facevano uso dell'acqua. Si praticava in due maniere, o riempiendo una conca di acqua e sospendendo un anello ad un filo, che si teneva pendente proferendo alcune parole; a secondo che quest'anello batteva negli orli della conca, ne traevano i presaggi. O pure la idromanzia si faceva con l'invocare gli spiriti, che supponevano vedere nel fondo della conca... (il testo è copiato così com'è, suppongo che sia antico)
Ecco, abbiamo scoperto dov'è andato Tolkien a "pescare" la pozza d'acqua della regina elfica...
Ma per piacere, se mi consenti, lo ridico io...

Anche in questo caso il maestro è stato poco originale, ha preso la pozza e l'ha messa lì; io no...

Per quanto riguarda le nuove razze, partendo dal presupposto che sia io che Tokien ci siamo ispirati a quelle che creavano gli dei, bisogna considerare che in quel contesto, e cioè senza tecnologie e senza macchine, si aveva bisogno di creature tutte muscoli e poco cervello. E' una scelta d'obbligo, se ho la possibilità mica mi metto a creare nanerottoli col fisico striminzito!
Tolkien ha creato nuovi orchi, mi pare che li faceva uscire dal terreno come patate (che originalità... almeno nel film credo di aver visto questo, il libro non l'ho letto)
Nel mio caso si tratta di una nuova razza di uomini. Non piantati come patate, non mi permetterei mai di copiare il maestro! Questi schiavi, semplici uomini, diventavano più robusti dopo aver inalato dei fumi scaturiti dalla combustione di elementi chimici, combinati nei laboratori degli alchimisti. Il problema era che sì, diventavano più possenti, ma la loro mente si rifiutava di obbedire. Mancava un elemento speciale, che non si trovava liberamente in natura, ci voleva la mano dell'uomo per mescolarlo e "inventare" una sostanza dagli effetti devastanti sulle persone (a proposito di contenuti dell'eBook, ecco un riferimento ai problemi ecologici dei giorni nostri...) Così gli alchimisti attendono pazientemente la caduta di una stella cadente, e quando la trovarono ne furono raccolti alcuni frammenti. Infine gli elementi furono combinati. Quindi il primo esperimento andò a buon fine (la parte di racconto postata da Amanda), e intenzione del mio mago cattivo sarebbe stata quella di portare questa sorta di brace gigante che generava i fumi nocivi, sulla costruzione più alta della zona, in modo da far inalare quell'aria contaminata a quante più persone possibili. Ecco la nascita della nuova razza di uomini.

Amanda, è proprio come dici tu, il modo come si racconta... brava! E anche all'originalità, aggiungo io...

Unexist, obiettivamente, te la sentiresti di scrivere sulla recensione che io avrei scimmiottato gli orchi e la sfera di cristallo di Saruman?
Poi, "scimmiottato" vuol dire copiato, copiato in malomodo... non lo trovo giusto credimi.

Ok, comunque, se è come dici tu, che chi più e chi meno, qualche piccola parte viene sempre copiata, anche se involontariamente... se sarebbe così normale... perché scriverlo nella recensione? Molti lettori non la sanno questa cosa, passerei per quello lì che copia Tolkien, e non essendo questa cosa vera, come ampiamente dimostrato sopra, io non ci sto.

Non mi aspetto che il tuo parere sia positivo, tu e Amanda fate parte dello staff del sito, anche se si vede che sei una persona corretta, penso che ne sarai condizionato involontariamente.

Ti chiedo solamente di prendere con particolare considerazione questi punti da me ritenuti non veri, indipendentemente che poi nel complesso il racconto piaccia o meno:
1) la scimmiottatura di Saruman;

2) il fatto che questo eBook sia stato scritto con così tanta leggerezza da essere considerato allo stesso piano delle favole che ascoltano i bambini;

3) il fatto che i Racconti del Bosco di Hern, non dicano nulla;

4) il fatto che la protagonista chieda alla madre di raccontarle "sempre" la stessa fiaba;

5) il fatto che la protagonista si comporti come una dodicenne per tutta la durata del libro;

6) il fatto che la storia sia priva di colpi di scena che si rivelino poco a poco;

7) infine valutare la decisione di non inserire nella recensione il ruolo di Daniel, la cui introspezione è stata ritenuta da Amanda rasente allo Zero.

Tutte affermazione secondo me non vere. Per quanto riguarda il punto 1, stasera ho dato altri plausibili motivi per ritenere di non aver copiato Tolkien.
Dal punto 2 al punto 7, Amanda oltre a fare una replica in senso globale, non ne ha replicato nessuno nello specifico, ha detto solamente che non deve giustificare le sue opinioni (anche se non corrispondono a verità, aggiungo io).

Ultima cosa Unexist: per ovviare alla possibilità di essere in un certo senso condizionato dall'opinione di Amanda che è tua collega e presumo anche tua amica, ti chiedo di dare un'occhiata ai primi commenti delle persone che hanno letto l'eBook.
Appartengono a siti di scrittori emergenti e non, possono essere trovati tranquillamente in rete. Per quanto riguarda Doppiavela, essendo una rete intranet della Polizia di Stato, si accede esclusivamente dagli uffici di Polizia, quindi se sorgesse qualche dubbio sull'autenticità dei commenti, dovreste chiedere a qualche amico poliziotto di controllarne la presenza nella sezione doppiavela\village\poesie-racconti

Commenti dei lettori:

DoppiaVela Polizia di stato
(sito accessibile soltanto agli appartenenti alla Polizia di Stato)

MAURIZIO - 07/07/2009 3.14.40
Ho letto di fila tutta la serie di racconti. Ottima "mini-saga" che sicuramente ha richiesto un lungo lavoro. Comprende molti elementi classici del fantasy, ma senza che vi sia confusione, poiché sono calati con buona coerenza in un contesto omogeneo, in cui la presenza del "sacro" non entra in contrasto ma anzi si concilia con quella del misticismo "pagano" (mi è caduto in testa lo Zingarelli 5minuti fa). Fra l'altro, leggendo ho avuto l'impressione che ogni capitolo fosse più bello del precedente, probabilmente il tuo stile continua a perfezionarsi sempre di più. Bravo! Speriamo di leggere ancora qualche altra tua opera!


PATRIZIA - 14/08/2008 11.58.46
E un bellissimo racconto spero tanto che continuerai a scrivere vorrei sapere come continua e soprattutto come va a finire....un saluto


ANNA MARIA - 16/06/2009 11.37.53
Come sempre la tua fantasia non delude ...


IDA - 23/07/2008 17.50.34
fantastico racconto...complimenti.-


NUNZIA - 16/06/2008 2.26.06
complimenti, bel racconto ed è anche ben scritto. mi fa piacere sapere che c'è ancora chi è in grado di veleggiare con la mente verso mondi fantastici e raccontarli agli altri. ancora complimenti!


MARIA GRAZIA - 01/05/2008 17.23.14
ciao è una storia molto bella, volevo chiederti ha un seguito la storia? e la prima parte qual'è? ti ringrazio aspetto la tua risposta.


Neteditor

Pubblicato da costanza pocechini il Gio, 25/03/2010 - 13:03.
è così intenso che lo ripartisco durante la giornata e anche un paio di ore notturne, Io poi amo questo genere!
Complmenti, non rilevo cadenze di ritmo.
Proprio bravo.
Costanza


Poesieracconti


Fabrizio Giunta il 17/05/2010 22:10
Ottimo lavoro, capace di coninvolgere piacevolmente il lettore. Bravo! Vale anche per il primo capitolo, a mio parere altrettanto interessante.


Giacomo Colosio il 31/03/2010 13:28
Si, sono d'accordo con Samuele... anche il primo capitolo però non era male. Ciao.


Samuele Pastorino il 31/03/2010 01:49
Complimenti ancora! Hai migliorato notevolmente "IL PICCOLO CACCIATORE DI DRAGHI" rispetto al primo capitolo ed anche in quest'opera narrazione e trama risultano molto fluidi e piacevoli. Bravo!


Miriam Da Costa il 05/04/2010 10:38
Continuerò a leggerti di sicuro. Non smettere mai di scrivere il mondo di fantastico che hai dentro! Complimentoni, Miry.


Samuele Pastorino il 31/03/2010 01:38
Bravo, lettura leggera, ma piacevole e scorrevole. Complimenti e ciao


Don Pompeo Mongiello il 30/03/2010 13:08
Un racconto scorrevole e piacevole. Bravo!


Giacomo Colosio il 26/03/2010 16:14
Bella favola... ci farei un film per bambini con una sceneggiatura cosi. Dal punto di vista ketterario l'ho letto d'un fiato, scorrevole ed armonico, avvincente quanto basta a far attendere il prossimo capitolo con interesse.
Correggi la virgola che hai messo inavvertitamente dopo "un" anzichè prima... quinta riga.


Antonietta Mennitti il 25/03/2010 09:03
Interessante! Continua così...


ignazio de michele il 26/04/2010 07:51
credo che meriteresti un proscenio più grande. nel frattempo, bravo


Come sempre grazie per l'attenzione e la pazienza.
Buon fine serata


 
Top
Unexist
view post Posted on 4/10/2012, 20:00




Purtroppo ho poco tempo a diposizione per rispondere, causa lavoro. Nel week-end mi rileggo tutto e cerchero' di rispondere più approfonditamente.

Comunque, Amanda, non ti ho accusato di aver accusato di plagio Carmelo :)
Hai semplicemente messo in evidenza alcune trovate che ti sono sembrate prese da un altro testo e da questo ne è nata una discussione chilometrica sul fatto che anche Tolkien ha copiato e così via. Per quello ho detto che TUTTI gli autori prendono spunto da qualcun'altro, non è una novità. Ritengo pero' che se questa sensazione di deja-vu è forte, è necessario segnalarlo nella recensione. Ora, non avendo letto il testo non ti posso dire se secondo me hai ragione o torto, ma nel dubbio ti do ovviamente fiducia.

Carmelo: puoi stare tranquillo che non mi faccio influenzare da nessuno. Se il tuo romanzo mi piacero' lo diro' senza problemi, così come lo diro' se non mi piacerà. Basta leggere le recensioni che ho fatto su InfinitiMondi per capirlo. Ho criticato anche pesantemente una delle opere autopubblicate italiane più famose, un ciclo che (credo) abbia anche più estimatori del tuo. Per me i libri sono una cosa molto seria, non potrei mai menterci sopra.
 
Top
Carmelo Trianni
view post Posted on 5/10/2012, 13:37




ciao Unexist buon pomeriggio :)

Riguardo a Tolkien, penso che Amanda, invece di dire che scimmiotto, avrebbe potuto apprezzare l'originalità delle piccole storie create intorno all'occhio di Amelice e alle nuove razze. Originalità che non si è trovata negli stessi riferimenti di Tolkien, scelti da lei per fare il paragone.
E' questo il punto dove volevo soffermarmi aprendo questa discussione: ci si lascia condizionare da canoni commerciali e di successo. Non è detto che tutto ciò che ha scritto Tolkien, soltanto perché ha venduto milioni e milioni di copie, è da considerarsi come testo della Bibbia...
Questo caso lo dimostra perfettamente.
"ha semplicemente messo in evidenza trovate che sembrano prese da altro testo" ecco un concetto espresso in modo elegante, più adatto per le recensioni.
Invece, si capisce benissimo che quel "scimmiotta" è usato per classificarmi come scrittore di livello ancora più in basso, nel senso... hai provato a copiare e manco ci sei riuscito bene...
E' dal primo momento che ho colto un senso di antipatia da parte di Amanda nei miei confronti, ma non capisco davvero a cosa sia dovuto., se hai tempo rileggi la recensione tenendo conto di questi "chiarimenti" e poi prova a metterti nei miei panni...

Comunque, come dici, inutile dilungarsi ulteriormente. Attendo il tuo parere, e nell'occasione ti chiedo di scusarmi se hai dovuto leggere un eBook in più, per “causa mia”...

Ho cambiato il commento alla recensione, in pratica è un riassunto di questa discussione del forum.

Ciao, buon proseguimento di serata :)
 
Top
Eleas
view post Posted on 4/11/2012, 08:08




Rispondo in modo brusco mi perdonerà il sensibile autore.

Una recensione non è un contraddittorio. Se a un recensore un libro non piace un autore DEVE accettare il responso. Se non è in grado di farlo forse è meglio che cambi mestiere.

Riciclo, plagio... Mi sembrano tutte idiozie attorno alle quali il presente autore si nasconde per celare (male) il suo grosso problema di mancanza di umiltà.

Credo che nessuno scrittore fantasy, nemmeno i più blasonati come licia troisi si sognerebbe di fare un paragone tra se stessa e Tolkien, invece il qui presente sembra averci fatto il militare assieme, anzi sembrerebbe avergli dato lui le idee. Credo che questo thread sia totalmente privo di senso in quanto gli amministratori del forum e del sito NON DEBBONO GIUSTIFICARE LE PROPRIE OPINIONI in merito a un libro che han letto e recensito.

Carmelo credo che io seguirò il consiglio di Amanda. E da quello che ha scritto vedo che appunto siamo davanti a un sacco di cliché del resto è realmente difficile essere innovativi nel fantasy.
 
Top
Carmelo Trianni
view post Posted on 4/11/2012, 15:31




Buon pomeriggio Gianrico.

Direi di chiarire un altro punto nodale che ritengo sia il più importante di tutti:
Il recensore non è una divitità che tutto quello che dice-scrive diventa legge. Se Amanda ha il diritto di scrivere tutto ciò che vuole dopo aver letto un eBook, io, da cittadino della Repubblica Italiana, ritengo di aver il diritto di sottolineare le cose della recensione che non corrispondono a quanto è scritto sul racconto.
Ok, al recensore l'eBook non piace, dice che è mediocre, lo accetto benissimo, sono il primo a dire che pecca di forma, impostazione, errori vari, il problema è:
se nell'eBook si legge che in un campo c'è una, una sola patata, perchè il recensore deve scrivere... l'eBook parla di campi che si estendono per miglia e miglia, tutti coltivati a patate...?
E questo si è verificato in più occasioni.
Gianrico, me lo spieghi tu il perchè?
Rispondi sinceramente, tu cosa avresti fatto?
Un potenziale lettore cosa potrebbe pensare? "Un intero eBook pieno di campi di patate... naaaa non m'interessa!"
Per cui, in questi casi specifici, penso che il contraddittorio sia più che legittimo.

Se poi, tu Gianrico dichiari ufficialmente...
"3. Una recensione NON È un contraddittorio motivo per cui in sede di discussione riservata chiederò che tutte le contro argomentazioni dell'autore, incluso il post sul forum siano eliminate"

Ho l'impressione di scrivere su un sito e sul reletivo forum (scusate e permettetemi il termine) "sotto dittatura", nel senso... "è tutto come diciamo noi amministratori punto e basta! Ogni cosa scritta che si discosta dal nostro pensiero, verrà eliminata!"
Caspita, vuoi cancellare la dimostrazione che tanti lettori non la pensino come Amanda... ma che bella mossa, alla faccia dell'umiltà!

Ecco, parliamo un po' di umiltà. Hai dato sentenze senza leggere l'eBook e senza leggere tutta la discussione del forum, perchè davanti all'evidenza dei fatti, si continua a dire la stessa cosa.
Prova a leggerti la parte di racconto che parla dell'Occhio di Amelice, nel mio primo intrervento sul forum, poi prova a confrontarlo con la "semplicissima e scontatissima" sfera Palantir di Tolkien.
Capirai subito che sono stato più originale a copiare dalla storia, di quanto abbia fatto Tolkien, per il semplice fatto che Tolkien stesso non poteva costruire una storia originale per ogni oggetto di una certa importanza, che si trova nel suo racconto. Non sono idiozie, è l'evidenza dei fatti: entrambi ci siamo ispirati alla storia, ma in quel caso specifico, io l'ho fatto con più originalità, e non perchè sono più bravo ma semplicemente è stata una questione di scelte, mie e sue.

E' inutile che continui a dire che io non sono una persona umile perchè ho la sfacciataggine di paragonarmi al grande Tolkien. Ma dai, stiamo parlando di un lettore (non scrittore) che ha fatto l'esperimento di scrivere un eBook, e di un grandissimo scrittore a livello internazionale, ma che paragoni fai?
Io ho solamente evidenziato l'originalità confrontando quelle parti specifiche di racconto, e non penso che tu o Amanda possiate negare l'evidenza sul fatto che è più originale, è tutto scritto sopra, nero su bianco, ovviamente previa eliminazione dei miei interventi da parte degli amministratori.

Vedi Gianrico, non è un discorso di sfacciataggine o di umiltà, ma di ingiustizia. E visto che sono ormai tanti anni che lavoro combattendo le ingiustizie (anche molto più importanti di questa), mi è naturale insistere e "battermi" per far conoscere la realtà o verità delle cose in genere, per quello che posso fare nel mio piccolo.
Umiltà non vuol dire accettare a testa bassa quelle che riteniamo ingiustizie, giuste o sbagliate che possano rivelarsi in seguito. Se ci credo in una certa verità, stai tranquillo che mi batterò per essa, al costo di sentirmi chiamare presuntuoso.

Ecco come mi sono presentato sul forum, e come ho presentato l'eBook:
"Premetto che non sono uno scrittore, e che accetto critiche sull'impostazione di questo racconto, sull'accuratezza della narrazione, sugli errori grammaticali e ortografici, ma un po' meno sui contenuti.
eBook "I racconti del Bosco di Hern" messo a disposizione dei lettori ovviamente in modo gratuito, perché in un certo senso è stato un esperimento e sinceramente non segue tutti i canoni di un eBook commerciale."

Ripeto, sono un lettore che ha fatto un esperimento scrivendo un eBook dove si racconta di una sola patata, e non di un eBook che parla di campi che si estendono per miglia e miglia, tutti coltivati a patate...

Riguardo al "nascondersi dietro ai nick", ritiro tutto e chiedo scusa. Avevo cliccato sul nick "4manda" del sito e anche del forum, trovando soltanto una serie di "nessuna informazione", anche perchè per "Staff" avevo pensato agli amministratori del sito, e non alle persone che scrivono le recensioni.
Resta il fatto che trovo più corretto terminare una recensione scrivendo in bella mostra proprio nome e cognome, senza lasciare agli altri la briga di andarselo a cercare nel sito, a volte sbagliando.

Grazie, auguro a tutti voi una buona serata :)
 
Top
Eleas
view post Posted on 4/11/2012, 16:39




sarò breve perché ritengo che questa discussione sia pressoché inutile:

1. il recensore non è una divinità, vero, ma il recensore è criticabile non certo dall'autore dell'opera. Si chiama... fammici pensare... conflitto d'interessi. Non che in Italia sia un problema sentito tuttavia io credo che il contraddittorio tra recensore e autore sia un non sense. Una contraddizione in termini in quanto l'autore non può essere obbiettivo.

2. personalmente avrei ingoiato il rospo, mi è già successo. Anzi io nel mio caso ho ringraziato la persona in questione (che oltretutto era un amico e quindi ha avuto non poche difficoltà nel dirmi che il mio libro non gli piaceva).

3. quando dico che chiederò di eliminare il tuo intervento sul sito non dico che ciò accadrà. Esiste uno staff. Le mie ragioni sono molto semplici uno scrittore DEVE accettare ogni genere di recensione.

4. non ho dato giudizi sull'ebook, come potrei, ho detto che mi fido del giudizio di amanda, del resto è mia facoltà decidere se leggere o no un testo. E forse dovresti provare a sottoporlo a giurie decisamente più crudeli di quella con cui hai avuto a che fare. Ti suggerisco di darlo in pasto a Gamberetta e poi vediamo cosa ne pensi della recensione di Amanda.

5. su un sito non tuo gli amministratori hanno anche quel diritto di dire si f come dico io. È il pro-contro di essere amministratori e staff. Questo è essere in dittatura? No, è essere a casa propria dove si fa come stabiliscono le regole della casa. È questione di educazione. Visto che ci prendiamo la briga e la fatica di leggere e valutare testi gratis, per passione, dovresti ringraziare amanda solo per questo e chiedere secondo lei come potrebbe essere migliorato il tuo testo.

6. "Capirai subito che sono stato più originale a copiare dalla storia, di quanto abbia fatto Tolkien" credo non ci sia nemmeno necessità di un commento.

7. tu non sei un lettore, sei uno scrittore nel momento stesso in cui scrivi e sottoponi il tuo testo al giudizio (quale che sarà) dei lettori. Essere scrittori non è un qualcosa per cui ti danno un tesserino. Hai scritto? Bene allora sei scrittore. Sei un bravo scrittore? Altro paio di maniche e questo vale per me in primis sia chiaro.

8. io sono Eleas da anni mio caro, a volte sono più Eleas che Gianrico e quindi mi firmo come credo opportuno specie perché accanto al nick ci metto il mio nome e la mia mail.

Buona serata a te e spero che con questo la discussione sia conclusa perché onestamente non c'è nulla su cui discutere.
 
Top
Carmelo Trianni
view post Posted on 5/11/2012, 12:36




Ciao Gianrico buongiorno!

"6. "Capirai subito che sono stato più originale a copiare dalla storia, di quanto abbia fatto Tolkien" credo non ci sia nemmeno necessità di un commento."

Questa tua risposta ribadisce come sia attuale l'argomento di questa discussione: "ci si sofferma su canoni "commerciali" o comunque "di successo", e se accade che una lettura si scosti da essi, viene considerata superficiale".
Hai dato per scontato che non "mi ci potrei mai" accostare a qualcosa scritta dal grande Tolkien, quindi presumo che quel pezzettino di racconto tu non lo abbia neanche letto. Altrimenti avresti capito che non ci sarebbe nulla da confrontare con lo scritto di Tolkien, semplicemente perchè lui ha preso la classica sfera di cristallo e ce l'ha offerta così come ci è stata raccontata da secoli.
Vabè, provo a ingoiare anche quest'altro rospo (e sò due... gulp!)

Che poi bastava andare qualche post più in basso per trovare questo...

E’ stato detto che questo eBook non dice nulla, ed è scritto con così tanta leggerezza da essere considerato allo stesso piano delle favole che ascoltano i bambini, soprattutto privo di significati profondi.
La storia, seppur ambientata in altra epoca, presenta riferimenti a problemi ecologici attuali, come la chimica nucleare, che se usata da mani sbagliate, può avere effetti devastanti sul corpo di uomini, animali e su tutta la natura. Si parla di alcune difficoltà che incontrano gli adolescenti; di vari episodi dove lo spirito di sacrificio conta più della stessa vita, e per ultimo ma non per importanza, si propone ampiamente il mistero della “consapevolezza di spirito nel corpo” e coscienza dello spirito stesso, una volta che il corpo muore. Quest’ultimo argomento rappresenta il mistero più discusso di tutti i tempi, al quale fin’ora nessuno è riuscito a dare risposte certe.

Mi rivolgo a te Gianrico, per un minutino non pensare che fai parte dello staff e che Amanda è tua amica, rispondimi sinceramente:
Sacrificare la propria vita non solo per salvare parenti stretti ma anche gli amici; esperimenti chimici nucleari con tutti i loro effetti collaterali, e il mistero della “consapevolezza di spirito nel corpo” e coscienza dello spirito stesso, una volta che il corpo muore", sono argomenti da proporre esclusivamente a pubblico infantile? Non sono questi riferimenti che invitano a profonde riflessioni?

Gianrico, hai parlato tanto di umiltà, mi piacerebbe avere una risposta sincera, grazie in anticipo.
Seguendo il tuo consiglio questo sarebbe il terzo rospo da ingoiare. Potrei anche farlo, ma ne resterebbero altri quattro e sinceramente, per una recensione penso che siano troppi, sfido chiunque a riuscire ad ingoiarne così tanti.

Ultima cosa Gianrico, quello di scrivere nome e cognome alla fine di ogni recensione, era soltanto un semplice consiglio. Proprio come accade con i giornali, riviste, articoli ecc...
Ok per me sei un amico come tanti che se ne incontrano su internet, stiamo discutendo normalmente, ma quel "mio caro" lo considero fuori luogo (spero che sia soltanto una mia impressione).

Prendo atto delle tue risposte e ti ringrazio per il tempo che hai dedicato.
Ritengo attuale il problema degli scrittori emergenti e dei canoni commerciali ecc, a voi decidere se chiudere o meno questa discussione.

Grazie e buon proseguimento di giornata :)



Messaggio per gli amici dello staff del sito e del forum:

Premesso che Carmelo Trianni è uno scrittore emergente, nonchè un photoeditor emergente, e un eBookeditor emergente, e che l'eBook in questione è stato da me scritto, realizzato (comprese le illustrazioni), senza ulteriori servizi pre-pubblicazione offerti dalle case editrici, per ovvi motivi economici, dichiaro ufficialmente quanto segue:

Accetto le critiche della recensione scritta da Amanda, quelle che definiscono l'eBook mediocre, con delle lacune sulla narrazione e impostazione, sulla molteplicità di contenuti trattati in modo poco approfondito.
Tutto questo lo accetto e ringrazio Amanda per il tempo che ci ha dedicato.
Grazie Amanda, terrò conto dei tuoi consigli in modo costruttivo, ovviamente cercherò di migliorare.
Quello che non accetto sono quelle parti di recensione dove sono state scritte cose che non corrispondono a quanto c'è scritto nell'eBook.

Premesso questo, prima di rispondere a questa discussione ribadendomi per l'ennesima volta che le recensioni devono essere accettate senza obiezioni ecc.. ecc..., e prima che vi risponda proponendovi l'evidenza dei fatti, vi chiedo gentilmente di leggere almeno gli ultimi interventi, eviteremo così tante inutili ripetizioni

Riguardo alla possibilità di poter cancellare i miei messaggi, perchè sono a casa vostra, buon per voi. Non posso essere che d'accordo ma non condivido.
Innanzitutto rinnovo i ringraziamenti per la gentile ospitalità, ma semmai questa decisione dovesse essere presa, personalmente riterrò abbattuta la colonna portante che rappresenta la libertà di espressione e di pensiero, che fortunatamente, grazie al mondo di internet, va consolidandosi sempre di più.
Sono quindici anni che utilizzo internet, e posso assicurare che non ho trovato mai un sito che cancella gli interventi degli utenti che si sono scostati (senza alcun tipo di offesa e sempre col massimo rispetto) dal pensiero degli amministratori.
Secondo me la libertà di pensiero ed espressione, senza offendere persone religioni ecc..., è una regola così scontata che neanche viene scritta :)

Grazie a tutti, buona giornata!
 
Top
13 replies since 2/10/2012, 15:42   538 views
  Share